Da diversi anni i vantaggi ecologici delle auto elettriche sono al centro di numerosi dibattiti. Quali sono le principali ragioni di chi mette in dubbio i benefici ambientali delle auto elettriche? Sembrerebbe che le batterie dei veicoli elettrici non possano essere riciclate e che il modo in cui vengono prodotte aumenti notevolmente l’impronta di carbonio. Se la prima affermazione è in parte falsa, una cosa è certa: le batterie rappresentano il principale problema ambientale delle auto elettriche. Ecco alcune spiegazioni.
Il dibattito è già acceso tra i sostenitori delle auto elettriche e coloro che ritengono che questa modalità di trasporto sia ancora lontana dall’essere un’alternativa ecologica. Alcuni ritengono che i veicoli elettrici ridurranno notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera e che questo basterà a renderli l’unica soluzione per il trasporto individuale negli anni a venire. Altri invece sostengono che le batterie elettriche siano problematiche dal punto di vista ecologico, per due motivi principali:
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Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, le batterie al litio utilizzate nelle auto elettriche possono essere riciclate. I produttori del settore, infatti, sono oggi in grado di riciclare quasi tutti i materiali della batteria. E si tratta di un obbligo: i produttori europei sono infatti tenuti a riciclare le batterie elettriche fuori uso, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni dell’articolo R543-130 del Codice dell’Ambiente francese e della Direttiva europea 2006/66/CE.
Alla fine del 2022 l’UE ha raggiunto nuovi accordi sul riciclo delle batterie, imponendo ai produttori di riciclare una certa percentuale di materie prime: il 90% del cobalto e del nichel e il 50% del litio dovranno essere riciclati entro il 2027, poi rispettivamente il 95% e l’80% entro il 2031. Il recupero dei materiali dalle batterie è infatti tra i principali sistemi di limitazione dell’impronta di carbonio generata dalla loro produzione (legata soprattutto all’attività estrattiva).
Ma non è tutto: le autorità europee hanno inoltre adottato delle misure per obbligare i produttori a includere materie prime riciclate nella produzione di nuove batterie. Nel 2031, le batterie dovranno contenere il 16% di cobalto riciclato e il 6% di litio e nichel riciclati, e nel 2036 rispettivamente il 26% di cobalto, il 12% di litio e il 15% di nichel.
Sebbene il riciclo delle batterie elettriche sia a buon punto, è troppo presto per cantare vittoria. Il settore del riciclo deve al momento affrontare due problemi che gli impediscono di avere l’impatto auspicato sull’ambiente:
Secondo gli esperti il mercato sarà maturo solo nel 2030 o addirittura nel 2035, quando entrerà in vigore il divieto di vendita di nuove auto a combustione. Fino ad allora, il riciclo delle batterie delle auto elettriche rimarrà probabilmente un fenomeno aneddotico in Europa, nonostante alcune iniziative già intraprese dai produttori. Alcuni specialisti ritengono inoltre che, in caso di mancato riciclo, materiali come il litio e il cobalto potrebbero esaurirsi rapidamente. Tenetevi aggiornati sul blog di Coyote dedicato alle novità automobilistiche e alla sicurezza stradale!
Carlo Laurie