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Batterie: la questione ecologica delle auto elettriche

Da diversi anni i vantaggi ecologici delle auto elettriche sono al centro di numerosi dibattiti. Quali sono le principali ragioni di chi mette in dubbio i benefici ambientali delle auto elettriche? Sembrerebbe che le batterie dei veicoli elettrici non possano essere riciclate e che il modo in cui vengono prodotte aumenti notevolmente l’impronta di carbonio. Se la prima affermazione è in parte falsa, una cosa è certa: le batterie rappresentano il principale problema ambientale delle auto elettriche. Ecco alcune spiegazioni. 

Le batterie delle auto elettriche al centro dei dibattiti ecologici 

Il dibattito è già acceso tra i sostenitori delle auto elettriche e coloro che ritengono che questa modalità di trasporto sia ancora lontana dall’essere un’alternativa ecologica. Alcuni ritengono che i veicoli elettrici ridurranno notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera e che questo basterà a renderli l’unica soluzione per il trasporto individuale negli anni a venire. Altri invece sostengono che le batterie elettriche siano problematiche dal punto di vista ecologico, per due motivi principali: 

  • Le batterie delle auto elettriche non possono essere riciclate; 
  • La produzione di batterie contribuisce all’inquinamento ambientale, il che significa che, in assenza di riciclo, la produzione rappresenta un grave rischio ambientale. 

Ad ogni modo, se avete un’auto elettrica o un motore a combustione, potete guidare in tutta tranquillità grazie all’applicazione Coyote, che vi segnala in tempo reale la presenza di  controlli e autovelox sul vostro percorso! 

Il riciclo, una questione ecologica fondamentale per la produzione di batterie elettriche 

Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, le batterie al litio utilizzate nelle auto elettriche possono essere riciclate. I produttori del settore, infatti, sono oggi in grado di riciclare quasi tutti i materiali della batteria. E si tratta di un obbligo: i produttori europei sono infatti tenuti a riciclare le batterie elettriche fuori uso, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni dell’articolo R543-130 del Codice dell’Ambiente francese e della Direttiva europea 2006/66/CE. 

Alla fine del 2022 l’UE ha raggiunto nuovi accordi sul riciclo delle batterie, imponendo ai produttori di riciclare una certa percentuale di materie prime: il 90% del cobalto e del nichel e il 50% del litio dovranno essere riciclati entro il 2027, poi rispettivamente il 95% e l’80% entro il 2031. Il recupero dei materiali dalle batterie è infatti tra i principali sistemi di limitazione dell’impronta di carbonio generata dalla loro produzione (legata soprattutto all’attività estrattiva). 

Ma non è tutto: le autorità europee hanno inoltre adottato delle misure per obbligare i produttori a includere materie prime riciclate nella produzione di nuove batterie. Nel 2031, le batterie dovranno contenere il 16% di cobalto riciclato e il 6% di litio e nichel riciclati, e nel 2036 rispettivamente il 26% di cobalto, il 12% di litio e il 15% di nichel. 

Il mercato del riciclo ancora poco sviluppato

Sebbene il riciclo delle batterie elettriche sia a buon punto, è troppo presto per cantare vittoria. Il settore del riciclo deve al momento affrontare due problemi che gli impediscono di avere l’impatto auspicato sull’ambiente: 

  • il costo delle operazioni, ancora particolarmente elevato  
  • la mancanza di batterie da riciclare, dovuta al basso numero di auto elettriche giunte ad esaurimento 

Secondo gli esperti il mercato sarà maturo solo nel 2030 o addirittura nel 2035, quando entrerà in vigore il divieto di vendita di nuove auto a combustione. Fino ad allora, il riciclo delle batterie delle auto elettriche rimarrà probabilmente un fenomeno aneddotico in Europa, nonostante alcune iniziative già intraprese dai produttori. Alcuni specialisti ritengono inoltre che, in caso di mancato riciclo, materiali come il litio e il cobalto potrebbero esaurirsi rapidamente. Tenetevi aggiornati sul blog di Coyote dedicato alle novità automobilistiche e alla sicurezza stradale

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1 commento

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Carlo Laurie

Oltre al riciclo delle batterie l'auto elettrica comporta un grande aumento dei consumi di elettricità che in Italia vengono soddisfatti col gasolio e carbone e solo in minima parte con fonti riciclabili e quindi non diminuisce l'inquinamento atmosferico ma lo sposta solo dalle città ai luoghi sede delle centrali elettriche,…
Oltre al riciclo delle batterie l'auto elettrica comporta un grande aumento dei consumi di elettricità che in Italia vengono soddisfatti col gasolio e carbone e solo in minima parte con fonti riciclabili e quindi non diminuisce l'inquinamento atmosferico ma lo sposta solo dalle città ai luoghi sede delle centrali elettriche, e poiché ogni passaggio da una fonte di energia ad un'altra comporta un rendimento che è sempre inferiore al 100 % bruciare gasolio per un'auto termica inquina di meno che bruciare gasolio per produrre elettricità per caricare le batterie di un'auto elettrica. Ci vorranno decenni per rendere l'auto elettrica effettivamente meno inquinante di quella termica, nel frattempo la convenienza è solo nel business dei produttori che sognano di farci cambiare l'auto a tutti, realizzando miliardi di fatturato con il risultato che al momento l'inquinamento, tra atmosferico ed ambientale, aumenterà con buona pace degli ecologisti. Se non lo capite, buttate l'auto e datevi all'ippica che quella sì che non inquina.

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