Attore e regista teatrale italiano. Attore di teatro, profondamente legato alla tradizione napoletana, esordisce al cinema con Morte di un matematico napoletano (1992), inaugurando il sodalizio cinematografico con M. Martone che lo dirigerà nei successivi Rasoi (1993) e I Vesuviani (1997), mettendo in scena il primo di quei personaggi intrisi di cultura e umori partenopei che caratterizzano le sue poche ma ben calibrate interpretazioni per il grande schermo. È Franco Califino in L'uomo in più (2001) di P.?Sorrentino, Amerigo, un esponente della famiglia camorrista dei Cammarano, in Luna Rossa (2001) di A. Capuano e, più recentemente, Titta De Girolamo, malinconico killer in esilio in Svizzera, nell'acclamato Le conseguenze dell'amore (2004) di P. Sorrentino, per il quale vince David e Nastro d'argento come migliore attore. Cupo e arguto commissario di polizia in La ragazza del lago (2007) di A. Molaioli, gigioneggia nel ruolo del crooner malinconico e appiccicoso in Lascia perdere, Johnny! (2007) di F. Bentivoglio, interpreta uno spietato professionista dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici in Gomorra (2008) di M. Garrone e ne Il divo (2008) di P. Sorrentino, lungi dal tentativo di pedissequa imitazione, affina voce, movenze e aspetto fisico per reinterpretare la maschera cinica e sibillina di Giulio Andreotti. Dotato di straordinarie capacità mimetiche, ma immune dalle tentazioni istrioniche di altri interpreti del panorama nazionale, capace di lavorare per sottrazione nella creazione di personaggi sempre complessi e sfaccettati, è uno dei volti più maturi, intensi e affascinanti del cinema italiano dell'ultimo decennio.