"Propr. R. Tiffany G., attore statunitense. Abbandona gli studi universitari per dedicarsi al teatro e alla musica come trombettista. Dopo esperienze altalenanti, esordisce sul grande schermo mettendosi in luce in un ruolo di sfondo nel mediocre melodramma Rapporto al capo della polizia (1975) di M. Katselas. Alto, bruno, affascinante e dal fisico atletico, si impone ben presto all'attenzione di critica e pubblico (riscuotendo notevole successo in campo femminile) per l'interpretazione di personaggi inquieti dotati di grande sensualità. La consacrazione arriva con il drammatico American Gigolo (1980) di P. Schrader, in cui veste i panni del protagonista ingiustamente accusato di omicidio. I film successivi accrescono la sua popolarità riproponendolo in ruoli un po' ambigui e nevrotici, a lui ben congeniali: dal romantico Ufficiale e gentiluomo (1982) di T. Hackford al musicale Cotton Club (1984) di F.F. Coppola, dal favolistico Pretty Woman (1990) di G. Marshall, accanto a J. Roberts, al giallo Schegge di paura (1996) di G. Hoblit. Tra gli anni '80 e '90 è protagonista delle cronache rosa sia per la sua storia d'amore con la modella C. Crawford sia per la sua conversione al buddhismo. Nuovamente al fianco di J. Roberts nella commedia Se scappi ti sposo (1999) di G. Marshall, è poi il protagonista, non sempre convincente, di Il dottor T e le donne (2000) di R. Altman e Autumn in New York (2001) di J. Chen. Torna invece a dare il meglio di sé in The Mothman Prophecies (2002) di M. Pellington, nei panni di un giornalista in crisi coinvolto in strani e inquietanti fenomeni paranormali, e in Unfaithful (2002) di A. Lyne, dove interpreta un marito tradito dalla moglie nel remake di Stéphane, una moglie infedele (1948) di C. Chabrol. Nel musical Chicago (2002) di R. Marshall fornisce una delle sue migliori prove, nel ruolo di un brillante e spregiudicato avvocato. Tra le interpretazioni successive: il religioso padre di famiglia di Parole d'amore (2005) di S. McGehee e D. Siegel; lo scrittore bugiardo in L'imbroglio - The Hoax (2006) di L. Hallström; un trasandato inviato di guerra in The Hunting Party (2007) di R. Shepard. Nel 2007 impersona il dylaniano Billy the Kid in Io non sono qui di T. Haynes. "