larkabella

 La dura realtà Il sole dorato di quel nuovo mondo stava iniziando a tingersi d’arancio, annunciando l’avvicinarsi della seconda notte da quando erano atterrati su quella spiaggia sconosciuta. Le ombre della vicina foresta si erano ormai allungate fino alla sabbia perlacea, dove Darius e i tre imperiali stavano finendo di ammassare legna per una grande pira. «Per me facevamo meno fatica a scavare una fossa…» aveva buttato lì Marida, contemplando la montagna di legna e frasche, nemmeno tutta secca, che avevano faticosamente accatastato. «Secondo voi basterà almeno?» domandò poi, con aria per niente convinta, guardando l’ex ISB, responsabile del progetto, e l’ufficiale medico. Per quanto la riguardava, per sua esperienza, i cadaveri venivano inceneriti in qualche fornace o scaricati nello spazio. Quelli che non potevano permettersi un funerale, per lo meno, e non era certa che della semplice legna avrebbe fatto granché nello smaltire cinque corpi. «Dovrebbe» aveva posto fine alla

Landing It had been a while now that Shinat realized she was reaching her limit.Her head hurt, her senses were foggy, even breathing felt like a struggle; her legs and arms weighed like lead, making every step torture, but…Lahani had managed to summon Purrgil and ensured they were brought to safety, helping her keep a space station intact—though she had done most of the work, to be honest, as Shinat had collapsed at one point. She couldn’t afford to become dead weight now. The water below them was clear and crystalline, but it wasn’t deep, so jumping from where they stood wasn’t an option if they didn’t want to break themselves, and the tilt of the wreck certainly didn’t help, especially from the breach where they had emerged into daylight.If only she were strong enough… jumping from this height and bringing the others down one by one would have been tough but doable. Darius, meanwhile, was studying the edges of the breach and what was left of the hull’s side, and even if it was

Sbarco Era da un po' ormai, che Shinat si era resa conto di essere arrivata al limite. La testa le faceva male, sentiva i sensi offuscati, persino respirare le sembrava faticoso, le gambe e le braccia le pesavano come piombo, rendendo ogni passo una tortura ma… Lahani era riuscita a richiamare dei Purrgil, e fare in modo che li portassero al sicuro, mentre la aiutava a tenere insieme una stazione spaziale -mentre faceva il grosso del lavoro, a dirla tutta, visto che a un certo punto lei era collassata- Lei non poteva permettersi di trasformarsi in un dannato peso morto proprio ora.L’acqua sotto di loro era limpida e cristallina, ma non era profonda, un tuffo da dove si trovavano era fuori luogo, se non volevano sfracellarsi, e l’inclinata del relitto non aiutava per niente, almeno dallo squarcio da cui erano emersi alla luce del giorno.Se soltanto fosse stata in forze… saltare da quell’altezza, e portare giù gli altri uno a uno, sarebbe risultato faticoso ma fattibile. Darius intanto,

Encounter Everything was wrapped in total darkness, so thick it seemed tangible. And there was silence. Perhaps it was that absolute silence, something he wasn’t used to, that gave him the impression of being immersed in something that muffled his senses?Ethan Yash took a deep breath, realizing the air seemed normal. In fact, the gravity system also seemed to be functioning, and he suddenly remembered that he and his colleagues had agreed to conserve power by turning off the lighting system. However, they had left the life-support systems on; the station should still have been emitting a faint hum, yes, and the terminals' indicators should still have been visible, considering they were right in the heart of the engine room. But instead, that silence was truly chilling.The man, in his forties, stretched out his right hand, finding the reassuring warmth of what should have been Marida, his young colleague. Mikal Zramer was probably in front of them, leaning against the opposite wall as

Incontro Ogni cosa era avvolta da un’oscurità totale, tanto da sembrare densa.E c’era silenzio. Forse era anche quel silenzio assoluto a cui non era abituato a dargli l’impressione di essere immerso in qualcosa che gli ovattava i sensi?Ethan Yash prese un profondo respiro, rendendosi conto che l’aria sembrava normale. In effetti anche il sistema gravitazionale sembrava ancora funzionare e l’uomo ricordò improvvisamente di aver concordato lui con i colleghi di risparmiare energia escludendo il sistema di illuminazione però… i sistemi vitali li avevano lasciati accesi, la stazione avrebbe ancora dovuto emettere qualche lieve ronzio, si,  le spie dei terminali avrebbero ancora dovuto essere visibili, dato che si trovavano proprio nel cuore della sala macchine invece… quel silenzio metteva davvero i brividi. L’uomo sulla quarantina allungò la mano destra trovando il rassicurante corpo caldo di quella che avrebbe dovuto essere Marida, la sua giovane collega. Mikal Zramer doveva trovarsi