Il diritto dell'UE e la sua applicazione
I regolamenti e le decisioni diventano vincolanti automaticamente in tutta l’UE alla data della loro entrata in vigore. Tuttavia, possono richiedere modifiche della legislazione nazionale e l'attuazione da parte delle agenzie o dei regolatori nazionali.
Le direttive devono invece essere recepite dai paesi dell’UE nella legislazione nazionale.
Ciascuna direttiva contiene una scadenza entro la quale gli Stati membri devono recepire le nuove disposizioni nella loro legislazione nazionale e informare la Commissione in tal senso.
Per saperne di più consulta la sezione dedicata ai tipi di diritto dell'UE
Attuazione da parte dei paesi dell'UE e sostegno della Commissione
Gli Stati membri svolgono un ruolo fondamentale nel garantire che il diritto dell'UE sia attuato correttamente e tempestivamente. Ciò è essenziale per consentire ai cittadini e alle imprese di beneficiare in modo ottimale di norme stabilite di comune accordo.
La Commissione sostiene questo obiettivo fornendo informazioni online, organizzando riunioni dei gruppi di esperti ed elaborando strategie di attuazione e documenti di orientamento (ad esempio sotto forma di "Domande frequenti" pubblicate online). Gli orientamenti pubblicati dalla Commissione accompagnano gli Stati membri attraverso il processo di recepimento delle direttive e l'applicazione dei regolamenti, iniziando di solito subito dopo l'adozione di un atto.
Sorveglianza da parte della Commissione
La Commissione ha la responsabilità di garantire che tutti gli Stati membri applichino correttamente il diritto dell’UE. È per questo che è chiamata la "custode dei trattati".
La Commissione adotta provvedimenti se un paese dell’UE:
- non recepisce integralmente una direttiva nel diritto nazionale entro il termine stabilito
- non ha applicato correttamente il diritto dell’UE.
La comunicazione del 2016 "Diritto dell'Unione europea: risultati migliori attraverso una migliore applicazione" spiega in che modo la Commissione intende assicurare l’applicazione, l’attuazione e il rispetto del diritto dell'UE a vantaggio di tutti i cittadini, dei consumatori e delle imprese. Definisce un approccio strategico e le priorità per l'azione di esecuzione della Commissione.
La comunicazione del 2022 "Applicare il diritto dell'UE per un'Europa dei risultati" presenta la varietà di strumenti che la Commissione utilizza per garantire che il diritto dell'UE sia applicato correttamente in tutti i casi per conseguire il suo obiettivo principale: fare in modo che i cittadini e le imprese beneficino quanto prima delle norme concordate in tutta l'UE. Dalla prevenzione alle sanzioni, la comunicazione illustra il modo in cui la Commissione ha approfondito e sviluppato il suo lavoro in materia di applicazione delle norme, per garantire che i diritti dei cittadini europei siano rispettati allo stesso modo, ovunque essi vivano nell'UE.
Legiferare meglio: come e perché
Recepimento delle direttive
Le direttive devono essere integrate nella legislazione nazionale degli Stati membri. Ciascuna direttiva stabilisce una scadenza per il recepimento. Entro tale data i paesi dell’UE devono trasmettere alla Commissione il testo delle misure nazionali di attuazione che recepiscono le disposizioni della direttiva nella legislazione nazionale.
I ritardi nel recepimento del diritto dell’UE impediscono ai cittadini e alle imprese di beneficiare dei vantaggi offerti dalla legislazione, generano incertezza in merito a quali norme si applicano e incidono negativamente sul funzionamento del mercato interno dell’UE.
Misure nazionali di recepimento - come trovarle in EUR-Lex
La Commissione verifica se tali misure nazionali di recepimento sono complete e se rispondono agli obiettivi fissati dalla direttiva.
In caso contrario, avvia una procedura di infrazione per mancata comunicazione delle misure. La Commissione può avviare una procedura di infrazione anche quando una direttiva non è stata recepita in modo corretto.
La Commissione indaga
In alcuni casi, se la Commissione individua una possibile violazione del diritto dell'UE, può decidere di ricorrere a una procedura di pre-infrazione, nota come EU Pilot, invece della procedura di infrazione.
Si tratta di uno strumento che può essere utilizzato quando può permettere di ottenere la conformità in tempi più brevi rispetto a una procedura formale di infrazione. In questo modo la Commissione può risolvere una serie di casi senza dover passare a una procedura di infrazione. Ciò può verificarsi, ad esempio, se le questioni in gioco sono di natura tecnica. Può inoltre rivelarsi utile se la Commissione desidera raccogliere le informazioni di fatto o di diritto necessarie per effettuare la sua valutazione. Non è utilizzato quando la violazione del diritto dell'UE è ben dimostrata, ovvia o spontaneamente riconosciuta, né per questioni più delicate per le quali le discussioni a livello tecnico hanno meno probabilità di portare a un esito positivo.
Se un paese non applica il diritto dell'UE
Se le autorità nazionali non attuano adeguatamente la normativa dell'UE, la Commissione può avviare una procedura di infrazione formale nei confronti del paese interessato. Se la questione non è ancora risolta, può deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione europea. In alcuni casi, la Commissione può chiedere alla Corte di imporre sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato.
L'obiettivo principale di una procedura di infrazione è garantire che gli Stati membri applichino il diritto dell'UE nell'interesse generale. Si concentra pertanto su questioni sistemiche che riguardano molte persone o imprese. In casi isolati di possibile applicazione illecita del diritto dell'UE, le questioni possono essere affrontate meglio attraverso il sistema di ricorso nazionale.